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Samnium und die Samniten, Roms Lezte Rivale

È stata aperta al pubblico la mostra “Samnium und die Samniten, Roms Lezte Rivale”,

inaugurata ufficialmente da Florian Knauss, direttore del museo Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, e dal Console Generale Enrico De Agostini. Si tratta di una grande occasione di riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle relazioni diplomatiche.

L’indubbio valore scientifico della mostra è testimoniato non solo dalla presenza di ben 120 reperti provenienti da nove diversi musei (sette italiani, uno britannico e uno tedesco), ma anche dal sapiente allestimento, che per la prima volta ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione di questo popolo in maniera organica e coerente. Il valore intrinseco dell’evento va, tuttavia, ben al di là della divulgazione storica: esso è innanzitutto una testimonianza della collaborazione culturale tra Italia e Germania che affonda le radici nella storia dell’archeologia, con i viaggi in Italia di Theodor Mommsen, Heinrich Brunn e altri, nonché con la fondazione dell’Istituto germanico di Corrispondenza Archeologica. Tale collaborazione si è concretizzata in questa occasione nello stretto legame tra l’azione di questo Consolato Generale e quella del museo tedesco, nei quasi tre anni della fase preparativa della mostra ed è valsa a rafforzare i legami tra i vari musei partecipanti.

Parlare dell’antico popolo dei sanniti costituisce anche una formidabile occasione di promozione di un territorio ancora poco conosciuto in Germania e quindi poco visitato dai turisti tedeschi, nonostante le sue numerose attrattive. La Mostra, che rimarrà aperta fino al 25 settembre, sarà quindi un importante biglietto da visita per la valorizzazione del Sannio attuale.

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